Sulla cresta dell’onda, una giovane goccia d’acqua arrivò in vista della riva del mare. Era una riva rocciosa, scoscesa. Un vecchio albero si protendeva sull’acqua, scuotendo al vento le foglie.
- Non mi cadrai addosso! Disse la goccia all’albero.
- Non temere, rispose l’albero. Ho radici ben solide, mi tengono.
- Radici, sbuffò la goccia. Chiamale piuttosto le tue catene. Tacque solo un attimo e riprese: che stanchezza! Sono giovane ma ho già corso mezzo mondo.
- Tu da quanti anni sei qui?
- Ottanta, rispose l’albero, più o meno.
- E non ti annoia startene immobile a guardare sempre le stesse cose?
- Non sono mai le stesse cose, disse l’albero. C’è il giorno e c’è la notte, c’è il bel tempo e c’è il malo tempo, c’è l’estate e c’è l’inverno. Le cose non sono mai le stesse.
-.Oh, per me, disse la goccia, mi sentirei morire a star ferma in un posto, inchiodata.
L’albero tacque.
- Sai che stavo per finire in bocca a un delfino? Disse la goccia. Tu hai mai visto un delfino?
- No, rispose l’albero.
- Ci avrei giurato. Che ne sai tu dei pericoli della vita! Pensa: in mare aperto, una petroliera mi ha sfiorato. Un pelo, mancava un pelo, stava per tagliarmi in due. L’hai mai vista una petroliera tu?
- Forse, azzardò l’albero. Una volta mi è sembrato di vederne una al largo. Lasciò una fetida chiazza nera. Vennero degli
uomini, dissero che era petrolio, che una petroliera doveva aver lavato i serbatoi in mare.
- Via, confessa, non sai niente del mondo, rise la goccia. Potresti lasciarti cadere, vagare un po’ a casaccio: il mare tutto porta.
- Per lasciarmi cadere, obiettò l’albero, dovrei tagliare le radici. Mi sentirei morire se perdessi le radici.
- Oh le radici! Gorgogliò la goccia. Tientele, se ti fa piacere, le tue radici. Quanto a me, preferisco non averne, e andare libera per il mondo.
- L’albero non parlò. Aveva un’aria malinconica. La gocciolina ridacchiò. Fu allora che l’onda la depose su uno scoglio, e si ritirò.
- Un po’ di riposo, finalmente! Sospirò la goccia.
- Non avevi detto che non volevi fermarti? Domandò l’albero.
- Oh, ma è un attimo. Ora il mare mi riprenderà con sé.
- L’albero tacque. Era un bel giorno d’estate, il sole ardeva sulla roccia nuda. La gocciolina si sentì stordire, le sembrò di venir meno, di disfarsi a poco a poco.
Un attimo dopo l’albero scosse le foglie al vento.
Sullo scoglio scintillava, silenzioso, un bianchissimo cerchietto di sale
Bianca Stancarelli
(giornalista e scrittrice
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