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Una parte o tutti i partecipanti al corso espongono contemporaneamente e in modo polemico tutti i problemi irrisolti all’interno dell’azienda.
Un formatore di successo di certo avrà già individuato durante la fase di audit questo malcontento generale all’interno dell’azienda.
Per affrontare il muro del pianto è necessario anticiparlo facendo presente in aula che siamo già conoscenza dei problemi che affliggono l’azienda.
Se il muro del pianto inizia ugualmente non bisogna bloccarlo subito ma lasciarlo sgorgare per una decina di minuti ascoltando attentamente i partecipanti.
Passati i dieci minuti di sfogo è necessario reindirizzare i partecipanti sull’obiettivo corso: se l’obiettivo non è quello di risolvere questi problemi interni aziendali allora bisogna lasciarli perdere in questo momento.
Non dobbiamo fare finta di nulla, anzi, trasformiamo questi problemi in una sfida: dal momento che questi problemi esistono dovremo impegnarci ancora di più per raggiungere gli obiettivi aziendali.
Se il muro del pianto non dovesse placarsi, è possibile passare a un messaggio più forte: la felicità al lavoro (il lavoro occupa una parte troppo importante del nostro tempo per poterci permettere il lusso di fare qualcosa che non ci piace).
Il formatore può assumere due atteggiamenti completamente opposti nei confronti di un’obiezione:
Il formatore esperto non teme le obiezioni, anzi le incoraggia e le affronta perché è consapevole che rappresentano un momento di confronto con il partecipante che l’ha sollevata e permette di chiarire al meglio il concetto dai cui è sorta.
Se le obiezioni vengono gestite positivamente, i partecipanti si sentiranno incoraggiati a partecipare apertamente e senza timori al corso aumentando la fiducia e la stima nei confronti del formatore.
Diverse possono essere le cause che spingono un partecipante a sollevare un’obiezione:
È molto importante far capire al partecipante che apprezziamo la sua onestà e che preferiamo che le cose vengano dette apertamente piuttosto che tenute celate.
Ricordiamoci che:
Prima di rispondere au un’obiezioni è necessario indagare in profondità per chiarirci bene i motivi dell’obiezione.
Riformuliamo quello che abbiamo capito in modo tale da essere certi di aver inquadrato la situazione.
Solo dopo un’attenta analisi possiamo presentare le nostre argomentazioni in merito all’obiezione tenendo sotto controllo il feedback del partecipante.
Per superare lo scoglio delle obiezioni è opportuno:
Un buon metodo consiste anche nell’anticipare noi stessi l’obiezione per dimostrare empatia nei confronti dei partecipanti.
Un formatore di successo può anche volontariamente provocare un’obiezione per dare maggiore importanza al suo messaggio.
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