Corso La gestione dei conflitti
Le persone non abituate al lavoro in gruppo tendono ad attribuire la causa degli inevitabili conflitti che accompagnano la creazione di un gruppo affiatato al cattivo carattere delle persone e/o a una cattiva Direzione.
Se sei stato incaricato della Direzione o del coordinamento di un team, ancora una volta sta a te imporre una struttura, cioè un contesto e dei presupposti, che permetta alle persone di avere una lettura più positiva e costruttiva di quello che sta accadendo.
- Il primo passo è di contestualizzare il conflitto come un segnale di evoluzione verso il momento in cui il gruppo sarà realmente affiatato.
- Il secondo passo riguarda l'idea stessa di conflitto.
Il fatto è che culturalmente siamo portati a pensare che il conflitto sia qualcosa di negativo che va evitato il più possibile. Nella nostra mente, e spesso nelle nostre esperienze, i conflitti coincidono con il termine "violenza" o il rischio di arrivare a questa; in ogni caso li associamo a qualcosa di faticoso, difficile, complesso, snervante, prosciugante. E questo è anche vero, ma…
I conflitti assumono il più delle volte tratti violenti, ma il conflitto non è violenza: la violenza è la trasformazione distruttiva di un conflitto, non è il suo presupposto o la sua conclusione sicura.
I conflitti sono un'esperienza ineludibile nella vita di ciascuno di noi. Il conflitto è una situazione in cui una persona percepisce una incompatibilità con uno o più persone o fattori che ostacola od ostacolano la propria realizzazione in termini di pensieri, emozioni e comportamenti.
In quest'ottica una vita vissuta senza conflitto sarebbe una vita nella quale non sapremmo camminare, leggere, scrivere, fare amicizie… tutte queste attività ci hanno richiesto di superare ostacoli: i nostri limiti, la nostra pigrizia, la fatica di comprenderci con gli altri.
Apprendere a trasformare i conflitti comporta acquisire un insieme di abitudini e abilità di linguaggio che rinforzano la nostra capacità di rimanere presenti e "alla guida" anche in condizioni difficili.
Metodi e tecniche di comunicazione efficace ci aiuteranno a:
- osservare senza valutare;
- focalizzarsi sui bisogni;
- avanzare richieste specifiche;
- …e guidare gli altri a fare lo stesso.
Il rapporto interpersonale è uno scambio, affinché questo sia produttivo occorre una comunicazione efficace che consenta un progressivo avvicinamento delle parti.
Occorre adoperarsi non solo a parlare, ma anche ad ascoltare per comprendere i nostri interlocutori ed avere così la possibilità di arricchirci con la loro esperienza e diversa sensibilità.
Gli equivoci, il conflitto e l'incomprensione sono meccanismi che con il processo della comunicazione interpersonale possono essere frenati.
L'indifferenza, proprio perché impedisce ogni possibilità di confronto è molto pericolosa. I conflitti interni rischiano di minare l'efficacia e la sopravvivenza stessa di un gruppo di lavoro.
Confrontarsi con gli altri significa raggiungere un obiettivo rimanendo in buoni rapporti. L’importanza di saper accogliere i diversi punti di vista degli altri. “Oggettivare” il linguaggio ci aiuta a confrontarci in modo efficace. Distinguere sempre i fatti (dati, numeri, elementi oggettivi, ...) dalle opinioni personali. Essere curiosi del pensiero degli altri aiuta il confronto!
Ecco tre metodi per gestire il disaccordo, suggeriti da Herbert S. Kindler nel suo libro "Come dirigere e motivare professionals, specialisti e tecnici" (Ed. Franco Angeli):
- Mantenere il rispetto reciproco: prima di affrontare l'altra persona con cui si è in disaccordo, bisogna chiedersi: "Come posso gestire questa situazione in modo che alla fine non si senta mortificata o in qualche modo umiliata?" Esempio: evitare la discussione in pubblico. Questo approccio consente di stabilire la fiducia necessaria per esaminare costruttivamente le divergenze. Naturalmente sono richieste al leader notevoli capacità di autocontrollo emotivo ed empatia.
- Cercare una base comune: ossia evidenziare da subito i punti sui quali si è d'accordo, i valori condivisi e focalizzarsi sugli obiettivi di maggiore importanza. La "domanda-chiave" da porsi è: "In che modo le nostre divergenze possono essere sfruttate per elaborare una soluzione migliore che consentirebbe di compiere progressi rispetto alla missione del gruppo?"
- Rimanere flessibili: è opportuno scegliere la strategia gestionale più adeguata all'interno di una gamma più vasta possibile, in funzione della situazione da risolvere e della persona o delle persone coinvolte. Essere flessibili non significa comunque essere accondiscendenti o assumere atteggiamenti da "amico". Bisogna essere capaci infatti di far rispettare le regole e i metodi di lavoro approvati in precedenza ed una volta presa una decisione, non lasciare spazio ai ripensamenti.
Obiettivi del corso:
- Comprendere i meccanismi e le cause alla base dei conflitti per poter scegliere la strategia opportuna;
- Gestire attivamente e non subire le dinamiche derivanti dai conflitti interni all'azienda.
Programma:
Individuazione ed analisi delle diverse tipologie di conflitti
- Comprendere le diverse forme di conflitto che possono sorgere in un ambiente aziendale, come conflitti interpersonali, di ruolo, di valori, di obiettivi e di potere.
- Analizzare le cause comuni dei conflitti, tra cui la scarsa comunicazione, le aspettative non chiare, la mancanza di risorse e le differenze culturali e professionali.
- Distinguere tra conflitti funzionali (che possono stimolare il miglioramento) e disfunzionali (che portano a danni).
L'incidenza dei conflitti sul clima aziendale
- Esplorare l’impatto dei conflitti sul morale dei dipendenti, sulla collaborazione, sulla produttività e sulla retention dei talenti.
- Comprendere come i conflitti mal gestiti possono portare a un ambiente di lavoro tossico, riducendo la motivazione e l’impegno.
- Analizzare i segnali di allarme di un cattivo clima aziendale causato dai conflitti, come alta rotazione del personale, abbassamento della qualità del lavoro e aumento dei tassi di assenteismo.
Minimizzare il danno economico per l'azienda derivante dai conflitti interni
- Calcolare l’impatto economico dei conflitti aziendali, che può includere perdita di produttività, danni alla reputazione, costi legali e riduzione delle vendite.
- Implementare strategie per ridurre i conflitti proattivamente, come migliorare la comunicazione, definire obiettivi chiari, e promuovere una cultura aziendale positiva.
- Tecniche per affrontare rapidamente i conflitti emergenti, riducendo i costi indiretti legati alla gestione dei conflitti.
Trasformare l'energia negativa dei conflitti in fattori motivanti
- Imparare a trasformare i conflitti in opportunità di crescita, utilizzando il conflitto come un'opportunità per stimolare il cambiamento e l'innovazione.
- Utilizzare tecniche di coaching e leadership per canalizzare l'energia negativa in azioni positive che rafforzano il team.
- Identificare e promuovere le opportunità di apprendimento e miglioramento che emergono dai conflitti.
La gestione dei conflitti
- Comprendere il ciclo del conflitto, dal riconoscimento iniziale alla risoluzione, e identificare il momento giusto per intervenire.
- Tecniche di gestione del conflitto, come la mediazione, l'ascolto attivo, e la gestione delle emozioni durante i conflitti.
- Sviluppare competenze di negoziazione per risolvere i conflitti in modo costruttivo, ottenendo risultati vantaggiosi per tutte le parti coinvolte.
Conflitti distruttivi e conflitti costruttivi: riuscire ad individuarli per scegliere la soluzione più adatta
- Distinguere tra conflitti distruttivi, che danneggiano le relazioni e la produttività, e conflitti costruttivi, che stimolano il miglioramento e l'innovazione.
- Apprendere come affrontare i conflitti distruttivi con tecniche di de-escalation, mentre si incoraggiano i conflitti costruttivi tramite una gestione positiva e collaborativa.
- Imparare a scegliere la soluzione giusta in base alla tipologia di conflitto e alla situazione aziendale.
Agevolare la concorrenza interna positiva e combattere quella negativa
- Promuovere una concorrenza sana tra i membri del team che stimoli prestazioni elevate e innovazione, senza creare fratture o rivalità dannose.
- Sviluppare politiche e pratiche aziendali che bilanciano la competizione con la cooperazione.
- Monitorare i segnali di concorrenza interna negativa e intervenire tempestivamente per evitare che danneggi il clima aziendale.
Autodiagnosi clima interno
- Tecniche per autodiagnosticare il clima interno dell'azienda, identificando i fattori che possono portare a conflitti o a un ambiente di lavoro negativo.
- Utilizzare sondaggi, feedback e osservazione per raccogliere informazioni sul benessere dei dipendenti e il livello di soddisfazione.
- Creare azioni correttive basate sui risultati dell'autodiagnosi per migliorare il clima aziendale e prevenire i conflitti futuri.
Strumenti e tecniche per risolvere i conflitti
- Analizzare diverse tecniche di risoluzione dei conflitti, tra cui il compromesso, la mediazione, l’arbitrato e la negoziazione.
- Introduzione a strumenti digitali che facilitano la gestione dei conflitti, come piattaforme di comunicazione interna e sistemi di gestione dei feedback.
- Creare un piano di intervento per risolvere i conflitti in modo rapido ed efficace, riducendo al minimo l’impatto sull’attività quotidiana.
La negoziazione degli interessi contrapposti
- Apprendere i principi base della negoziazione e come applicarli per risolvere conflitti tra dipendenti, manager e team.
- Tecniche per gestire interessi contrapposti in modo che entrambe le parti possano uscire soddisfatte dalla negoziazione, senza compromettere gli obiettivi aziendali.
- L’importanza della comunicazione chiara, dell’ascolto attivo e del compromesso durante una negoziazione.
Il rispetto delle regole aziendali
- Sottolineare l’importanza di far rispettare le regole aziendali come base per prevenire e gestire i conflitti.
- L'importanza di una cultura aziendale che valorizzi la trasparenza, il rispetto reciproco e la responsabilità.
- Come sviluppare e mantenere politiche aziendali che promuovano la cooperazione e minimizzino la possibilità di conflitti, attraverso la chiarezza delle aspettative e delle regole di condotta.
- Il Piano Personale di Miglioramento: costruire un piano d’azione concreto per lavorare sulle proprie aree di miglioramento individuate durante il corso di formazione:
- cosa voglio continuare a fare?
- Cosa voglio iniziare a fare?
La gestione dei conflitti: strategie per trasformare le divergenze in opportunità di crescita
I conflitti all'interno di un team sono inevitabili, ma se gestiti correttamente possono diventare occasioni di sviluppo e miglioramento. Il nostro corso offre strategie pratiche per affrontare e risolvere le tensioni, promuovendo la coesione e l'efficacia del gruppo.
Contattaci per maggiori informazioni e scopri come possiamo personalizzare il corso in base alle esigenze della tua azienda. Investire nella gestione efficace dei conflitti significa costruire un team più forte e resiliente, capace di affrontare le sfide con unità e determinazione.
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