Corso Neuromarketing
«Forse, se la mente fosse governata esclusivamente da processi di tipo riflessivo e deliberato, e il nostro cervello costituito dalla sola corteccia prefrontale, allora l'economia tradizionale sarebbe una buona teoria per spiegare le nostre scelte reali. Ma in questo caso più che abitanti emotivi del pianeta Terra, saremmo degli extraterrestri iperrazionali come il Dottor Spock di Star Trek». Matteo Motterlini
Il contributo delle neuroscienze al mondo del management è stato la rivelazione che la parte razionale delle decisioni conta poco, per capirci in una scala da uno a cento è il 5%. E il restante 95%, cos'è?
È la componente più profonda delle decisioni che agisce al di fuori del controllo razionale. I brand di maggior successo riescono a imporsi all'attenzione del consumatore solleticando opportunamente la sua affettività.
A determinare la scelta del prodotto non sarebbero, pertanto, le nostre considerazioni razionali, bensì un potente insieme di desideri e di emozioni primarie, come la paura o l'empatia, che il più delle volte si colloca sotto la soglia della nostra consapevolezza.
L'esame dell'attività cerebrale connessa a opportuni stimoli può dare una risposta chiara e inequivocabile alla domanda che da sempre accompagna l'attività di manager ed esperti di marketing: in che modo si comportano i consumatori / Clienti?
Obiettivi del corso:
- conoscere i risultati delle ultime ricerche sui centri decisionali del cervello;
- conoscere come questi centri influiscono sui comportamenti d'acquisto;
- articolare una comunicazione che raggiunga i centri decisionali del cervello;
- imparare ad usare i sei elementi di una comunicazione efficace;
- imparare ad usare gli amplificatori della comunicazione per dare ancora più forza ai messaggi.
Programma:
Il più grande studio di neuromarketing mai condotto: il caso Lindstrom
- Introduzione al caso Lindstrom: come il neuromarketing è stato applicato nello studio di Martin Lindstrom per comprendere le reazioni dei consumatori a determinati stimoli.
- Analisi dei risultati: come Lindstrom ha utilizzato le tecniche di neuroscienza per scoprire i fattori invisibili che influenzano il comportamento d'acquisto, evidenziando l’importanza delle emozioni nella decisione di comprare.
- Le implicazioni del caso Lindstrom: come questo studio ha trasformato la comprensione del marketing e aperto la strada all'uso del neuromarketing in strategie aziendali globali.
La necessità di cambiare: dal marketing razionale al marketing neuronale
- Marketing razionale vs marketing neuronale: esplorare le differenze tra il tradizionale marketing razionale, basato su argomenti logici, e il neuromarketing, che si concentra sulle emozioni e sulle decisioni inconsce.
- L’importanza del cambiamento: perché i marketer devono passare da un approccio basato sulla logica a uno che comprenda anche le neuroscienze per influenzare in modo più profondo e duraturo il comportamento del consumatore.
- L’evoluzione delle tecniche di marketing: come il neuromarketing sta migliorando l'efficacia delle strategie di branding, comunicazione e vendita.
I centri decisionali: amigdala, neuroni a specchio e marcatori somatici
- L’amigdala: il ruolo di questa parte del cervello nella gestione delle emozioni, come la paura e il piacere, e la sua influenza sul processo decisionale d’acquisto.
- Neuroni a specchio: come i neuroni a specchio aiutano a comprendere le emozioni degli altri e come questo fenomeno può essere usato nelle tecniche di marketing per suscitare empatia nei consumatori.
- Marcatori somatici: l’importanza delle risposte corporee, come il battito cardiaco o la sudorazione, che influenzano la decisione di acquisto senza che ne siamo consapevoli.
I dati sul fenomeno del neuromarketing in Italia
- Stato del neuromarketing in Italia: analisi dei dati riguardanti l'adozione e l’applicazione delle tecniche di neuromarketing nel mercato italiano.
- Settori di applicazione: come il neuromarketing viene impiegato nei diversi settori, dal retail alla pubblicità, dai media alla consulenza aziendale.
- Risultati concreti: presentazione di esempi di aziende italiane che hanno implementato con successo tecniche di neuromarketing.
Tre cervelli: new brain (pensa), middle brain (sente) e old brain (decide). Un solo decision maker
- Il New Brain (Cervello Neocorticale): come il cervello neocorticale è responsabile del pensiero razionale, analitico e logico, ma non è il centro delle decisioni finali d’acquisto.
- Il Middle Brain (Cervello Limbico): il cervello emozionale che gestisce i sentimenti, le relazioni e le esperienze, ed è il cuore delle nostre scelte.
- L’Old Brain (Cervello Rettiliano): il cervello primitivo che decide sulla base della sopravvivenza e delle reazioni di difesa; come le decisioni rapide ed istintive sono guidate da questo cervello.
- Un solo decision maker: perché, nonostante i diversi livelli di elaborazione, tutte le decisioni d’acquisto sono influenzate dal cervello emozionale e istintivo (Old Brain).
I passi per articolare un messaggio che raggiunga l'Old Brain
- Semplicità e immediatezza: come creare messaggi facili da comprendere e immediatamente percettibili dai sensi, per raggiungere l'Old Brain.
- Utilizzare emozioni viscerali: come evocare emozioni forti, come paura, piacere, sorpresa e desiderio, per coinvolgere l’Old Brain.
- L’importanza dell’immediatezza: come ridurre al minimo la distanza tra il messaggio e la risposta emotiva del consumatore.
Sei fondamenti di un messaggio efficace
- Chiarezza: come essere diretti e concisi nel messaggio.
- Emozione: come stimolare il coinvolgimento emotivo attraverso immagini e parole evocative.
- Semplicità: come semplificare il messaggio in modo che possa essere facilmente processato e ricordato.
- Rilevanza: come rendere il messaggio pertinente per il pubblico target.
- Autenticità: come costruire un messaggio autentico che risuoni sinceramente con il consumatore.
- Urgency: come creare un senso di urgenza o di scarsità per spingere all’azione immediata.
Come creare common knowledge
- Definizione di Common Knowledge: come sviluppare una conoscenza condivisa tra il brand e il pubblico, utilizzando linguaggi, valori e simboli che il consumatore riconosce come familiari e autentici.
- Costruire una connessione emotiva: come le esperienze comuni possono rafforzare la connessione tra il brand e i consumatori, rendendo il messaggio più potente.
- Esempi pratici: analisi di casi aziendali in cui la costruzione di common knowledge ha migliorato la percezione del brand.
Sette amplificatori di un messaggio
- Storytelling: l’arte di raccontare storie che evocano emozioni forti e memorie collettive.
- Visualizzazione: come le immagini evocative possono migliorare l’impatto del messaggio.
- Ripetizione: la potenza della ripetizione nel rafforzare la memorizzazione e l’associazione del messaggio.
- Prova sociale: come le testimonianze e le raccomandazioni possono amplificare l’efficacia del messaggio.
- Simmetria: come l’equilibrio tra parola, immagine e suono può aumentare la percezione di coerenza e affidabilità.
- Sorpresa: come un messaggio che sorprende può stimolare una risposta immediata e coinvolgere emotivamente.
- Semplicità: la forza del messaggio semplificato che si concentra sull’essenziale.
Vendere ai nostri sensi
- Stimolare i sensi: come il neuromarketing applica le neuroscienze per attivare i sensi attraverso messaggi visivi, uditivi, tattili e olfattivi, stimolando una reazione emotiva nel consumatore.
- Il marketing sensoriale: come i diversi sensi contribuiscono alla creazione di esperienze memorabili e all’efficacia della comunicazione di marca.
- Tecniche di utilizzo dei sensi: esempi pratici di come i brand utilizzano il marketing sensoriale per migliorare la customer experience.
Le emozioni vendono
- Il potere delle emozioni nel marketing: come le emozioni influenzano le decisioni d’acquisto e perché i consumatori non sono puramente razionali nelle loro scelte.
- Emozioni e brand loyalty: come le emozioni contribuiscono alla creazione di una connessione duratura tra il consumatore e il brand.
- Esempi di brand emozionali: analisi di casi di successo in cui il marketing emozionale ha giocato un ruolo chiave nel successo del brand.
Case story: storie aziendali di successo per capire
- Storie di brand di successo: analisi di casi aziendali reali che hanno utilizzato il neuromarketing con successo per attrarre e fidelizzare i clienti, come Coca-Cola, Apple, Nike, e altri.
- Strategie vincenti: cosa hanno in comune i brand che utilizzano efficacemente il neuromarketing e come applicano le teorie neuroscientifiche alla loro comunicazione.
I tre stili di apprendimento (visivo, uditivo, verbale) e come stimolarli contemporaneamente
- Apprendimento visivo: come stimolare i consumatori visivamente utilizzando colori, immagini e grafica.
- Apprendimento uditivo: come utilizzare il suono e la musica per influenzare l’umore e il comportamento del consumatore.
- Apprendimento verbale: come usare parole e linguaggio persuasivo per coinvolgere i consumatori.
- Stimolare tutti e tre i sensi: come combinare questi stili di apprendimento per raggiungere una più ampia varietà di consumatori e massimizzare l’efficacia del messaggio.
Esercitazioni pratiche
- Applicazione dei concetti: sessioni pratiche per applicare le tecniche di neuromarketing apprese durante il corso.
- Creazione di messaggi efficaci: esercitazioni in cui i partecipanti creano messaggi, post, e pubblicità utilizzando le tecniche di neuromarketing per influenzare il comportamento dei consumatori.
Limiti del neuromarketing: non esistono "palle di vetro"
- I limiti delle neuroscienze nel marketing: comprendere che, sebbene il neuromarketing offra potenti strumenti, non esiste una “palla di vetro” che predice con certezza il comportamento del consumatore.
- Etica e limiti applicativi: come usare il neuromarketing in modo etico, evitando di manipolare in modo non trasparente i consumatori.
- Imprecisioni e variabili non controllabili: discutere le sfide nella previsione dei comportamenti di acquisto e come il neuromarketing deve essere utilizzato in combinazione con altre tecniche di marketing.
Questo programma del corso Neuromarketing fornisce una comprensione approfondita delle neuroscienze applicate al marketing, con l’obiettivo di aiutare i partecipanti a sviluppare messaggi più efficaci, emozionali e coinvolgenti, utilizzando le neuroscienze per migliorare la comunicazione e le strategie di branding.
Il Piano Personale di Miglioramento: costruire un piano d’azione concreto per lavorare sulle proprie aree di miglioramento individuate durante il corso di formazione:
- cosa voglio continuare a fare?
- Cosa voglio iniziare a fare?
Neuromarketing: comprendi e influenzare i processi decisionali dei Clienti
Scopri come il neuromarketing utilizza le neuroscienze per approfondire i processi decisionali dei Clienti e imparare a influenzare le loro scelte.
In questo corso, esplorerai le tecniche che permettono di capire meglio come i consumatori reagiscono agli stimoli pubblicitari, come prendere decisioni e come progettare strategie di marketing mirate che si allineano ai meccanismi psicologici e cognitivi.
Impara a applicare le scoperte del neuromarketing per creare campagne più efficaci e per aumentare l'impatto delle tue azioni di marketing!
Richiedi informazioni per fare il corso di formazione presso la tua azienda.
