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AULA DI FORMAZIONE: Luogo mistico in cui esprimere le gioie ed i dolori che non si possono
manifestare sul posto di lavoro e che il Formatore, simpatico e brillante,
accoglie benevolmente.
Quando funziona, è chiamata anche “il pensatoio”.
AZIENDA: dal latino “agenda”, “Cose che si devono fare” …ma poi chi le fa?
BACK OFFICE: Chi sta dietro le quinte e non si capisce bene cosa faccia. A volte lascia il merito
e la gloria di un lavoro a qualcun altro. Evoluzione naturale di “retro”.
Una volta si diceva: “dov’è il Principale?” “Sul retro”.
BENCHMARK: Modo elegante per dire “parametri a confronto”. Se venisse chiamato
semplicemente “parametri a confronto”, aumenterebbero significativamente le
effettive probabilità di migliorare le prassi organizzative.
BRAINSTORMING: Metodo per confondere le idee a chi ce l’ha già confuse
BUDGET: Quando se ne parla, viene ricordato il detto: “Ognuno ha la sua croce”
BUSINESS PLAN: Quello che vogliamo fare di quello che abbiamo capito
CAMBIAMENTO: Divinità della mitologia aziendale alla quale offrire sacrifici umani e lunghe prolusioni
CLIENTE: Re, Sovrano detronizzato e ghigliottinato perché troppo esigente
COACHING: Situazione in cui ormai metà della popolazione in Italia fa da coach all’altra metà
COMUNICAZIONE: Tutto ciò che viene scambiato verticalmente, orizzontalmente e obliquamente
CUSTOMIZZAZIONE: Processo che ha condotto il Cliente Re alla ghigliottina
CUSTOMER RELATIONS MANAGEMENT: Sofisticato sistema per etichettare le buste da lettera con i nomi e gli indirizzi dei Clienti
DELOCALIZZAZIONE: Opportunità colta da alcune persone per farsi un viaggio in Cina a spese
e all’insaputa di qualcun altro che non ci è andato
FAST: Associazione mentale tra il concetto di velocità ed un cheese burger
FIDELIZZAZIONE: Il possesso di una serie di fidelity card di vari supermercati al posto delle
carte di credito nel portafoglio
FIRST MOVER: Il comprendere che qualcuno è stato più sveglio di noi
FLESSIBILITA’: Mi impiego ma non mi spezzo!
FRONT OFFICE: Trincea organizzativa sprovvista di vetri antiproiettile e sacchi di sabbia
FULL IMMERSION: Studio approfondito ed intenso di un qualcosa che si sarebbe dovuto imparare già molto tempo prima
GADGET: “Non ti scordar di noi” aziendali
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE: Gettonatissimo titolo di Master, Convegni e Corsi di Formazione. Spesso rimane solo un titolo.
GLOBALIZZAZIONE: Prima volta nella storia in cui il battito d’ali di una farfalla incute timore
GOAL: Obiettivo quantitativo. Termine poco usato nelle organizzazioni italiane perché ormai non
ci si fida più neanche del calcio
HOLLOW COMPANIES: Espressione che letteralmente significa: “Aziende vuote o svuotate”.
Organizzazioni che hanno esternalizzato funzioni e delocalizzato
strutture. L’unico dipendente rimasto in Direzione vive l’effetto
“shining”
INTERINALE: Attuale connotazione di un rapporto di lavoro. Dal latino “Ad interim”, che più o meno significa: “Oggi ci sei, domani non ci sei più”.
LAVORO A PROGETTO: Espressione elegante che sostituisce il gallinesco linguaggio del Co.Co.Co.
LOCALISMO: Affezione mentale a causa della quale le persone si rifiutano di andare a lavorare
all’estero
LONG LIFE LEARNING: “Imparare per tutta la vita”. Suggerimento professionale dato alle ultime
generazioni dal momento che non andranno mai in pensione
MEETING: Sabba aziendale in cui si prende in considerazione tutto tranne il motivo per il quale ci si era riuniti
MERITOCRAZIA: Principio di management secondo il quale “Tra il dire ed il fare ci sono delle
attività da realizzare”
MISSION: Comunicazione ufficiale del Top Management : “Armiamoci e partite!”
MOTIVAZIONE: In alcuni modelli gestionali angloamericani viene definita “The fire within” – “Il fuoco dentro” – da non confondersi con quello di S. Antonio
NET ECONOMY – NEW ECONOMY: Avremmo potuto chiamarla “Nuova Economia”
ma poi ci avrebbero tacciato di provincialismo
OUTDOOR: Metodologia formativa ispirata dal film “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrick
OUTPLACEMENT: Il momento in cui anche il Top Manager deve inviare il Curriculum Vitae:
La disoccupazione è diventata più democratica
OUTSOURCING: “Esternalizzare” era troppo cacofonico per cui si è preferito, ancora una volta, l’inglese.
POLITICA AZIENDALE: Uno degli alibi preferiti per evitare di fare le cose
RACCOMANDAZIONE: Principio di management secondo il quale “Tra il dire ed il fare c’è una bustarella da dare”
SELEZIONE DEL PERSONALE: Processo gestionale che ricerca tacchini a cui insegnare successivamente come arrampicarsi su un albero.
Rimane un mistero il motivo per cui alcune organizzazioninon cerchino direttamente scoiattoli
STAGE: in francese, “tirocinio”. In inglese, “palcoscenico”. In aziendese moderno, “periodo di
lavoro gratuito o malretribuito per il quale occorre anche ringraziare”
START UP: “Siamo pochi, ma tosti e bravissimi.
Ragazzi, chi compra la carta igienica per il bagno?”
TALENT SCOUT: Rara pratica manageriale di scoperta e attrazione dei migliori talenti.
E’ ispirata dal principio: “Se offri noccioline, ti riempi l’ufficio di scimmie”
TARGET: Bersaglio, obiettivo. Ogni giorno siamo talmente bersagliati che non se ne può più!
UPGRADING: Evoluzione professionale per livelli: da un livello precario ad uno incerto fino ad
arrivare ad un livello indefinito
VISION: Il sogno ad occhi aperti di un top manager pieno di buone intenzioni che, per qualche
motivo, diventa presto un incubo collettivo
VISUAL: Visivo, relativo alla vista. Voi direte:perché non “visuale”?. Perché si risparmia una vocale.
Dicendo ad esempio “visual” cinque volte al giorno – visual merchandising, visual management, visual basic, visual tools, visual communication – tutti i giorni dell’anno, escluse le domeniche, si arriva a 1565 vocali.
Per pronunciarle occorrono circa 26 minuti.
Quante cose si possono fare in 26 minuti?
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