«Chi non ride mai non è una persona seria». Fryderyk Franciszek Chopin
Per qualità della vita intendiamo la vivibilità, il benessere, la qualità dei rapporti e delle relazioni, il clima interno all’ambiente di lavoro.
La qualità della vita lavorativa dipende anche dal livello di stress, correlato non tanto alla fatica fisica, quanto a sensazioni di inutilità o impotenza dovute a aspettative poco chiare, scarsa conoscenza del quadro complessivo, mancanza di riconoscimenti, ecc.
Sotto questo aspetto possiamo ricomprendere la misura in cui obiettivi, interessi e valori personali possano trovare soddisfazione nell’attività di lavoro: conciliare la vita lavorativa con quella familiare, mettersi alla prova con il gusto della sfida, fare qualcosa che è di aiuto alle persone, ecc.
Il principale, e forse più potente strumento di motivazione, è, sotto questo aspetto, la cura delle relazioni fra le persone.
Relazioni positive, fiducia e clima sereno e collaborativo all’interno del gruppo, coincidono con prestazioni superiori.
Per la Harvard Business Review il Fattore F (come felicità) è il migliore generatore di performance professionali e cita una serie di indagini che hanno mostrato come i dipendenti “felici”:
La leva della vivibilità, intesa come qualità della vita sul lavoro, a differenza delle ricompense economiche e degli avanzamenti di carriera, dipende direttamente dal rapporto tra capo e collaboratore. Per lo Stra-Manager questo è uno strumento di straordinaria efficacia sempre disponibile, posto che sappia come gestire in maniera efficace le dinamiche relazionali all’interno del gruppo.
In particolare questo comporta per lo Stra-Manager:
In sintesi, utilizzando le leve della crescita/sviluppo e della vivibilità nel ruolo di Stra-Manager potrai:
anni di esperienza
formatori e consulenti aziendali senior
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