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La risoluzione di un problema come quello della disoccupazione e della precarietà dei lavoratori maturi, per la sua complessità e i suoi molteplici risvolti non può essere affidata a soluzioni precostituite, ne può essere assicurata da singoli attori, anche se istituzionali.
Il fallimento o il non adeguato funzionamento di molte delle politiche del lavoro in questo paese sta a testimoniarlo.
I problemi diventano ancora maggiori se si considera che spesso le Amministrazioni stentano a lavorare in ottica di sistema.
In questo contesto l’associazionismo dei disoccupati Over 40, ben consapevole della complessità della sfida e della scarsità delle risorse, ha deciso di operare in ottica di “rete” cercando di coinvolgere nel problema tutti gli attori interessati.
Quando si parla di un’Organizzazione a rete s’intende “Un modello stabile di transazioni cooperative tra attori individuali o collettivi che costituisce un nuovo attore collettivo, prodotto dalle transazioni stabili tra gli attori costituenti” (Pichierri, 1999). Inoltre le Reti di organizzazioni sono “Un insieme di relazioni relativamente stabili, di natura non gerarchica e interdipendente, fra una serie di attori collettivi che hanno in comune interessi e/o norme rispetto ad una politica e che si impegnano in processi di scambio per perseguire tali interessi comuni riconoscendo che la cooperazione costituisce il miglior modo per realizzare i loro obiettivi” (Boerzel, 1998).
La costituenda Rete Territoriale per i Lavoratori Over 40 nasce dalla cooperazione di diversi soggetti, associativi, pubblici e privati, che operano nel territorio, con lo specifico obiettivo della valorizzazione e dell’occupabilità dei lavoratori maturi.
Un primo passo per l’attivazione della Rete Territoriale è consistito nell’individuazione degli attori, pubblici e privati, coinvolti nell’erogazione di servizi per il lavoro, la formazione e l’aggiornamento professionale e della rete di contatti disponibili tra i soci.
I soggetti disponibili ad essere contattati sono stati:
A questi primi contatti sono generalmente seguiti una serie d’incontri conoscitivi, tesi a verificare gli obiettivi e le aspettative delle rispettive organizzazioni e ad individuare gli spazi di collaborazione comune.
Nell’ambito di tali incontri si è proceduto all’individuazione dei rispettivi processi di servizio al fine di individuare prevalenze e priorità nel territorio sul tema dei servizi per i lavoratori maturi.
Sulla base di tali verifiche, sono state elaborate delle bozze di protocollo nelle quali vengono individuate le tipologie di servizi che le parti si impegnano rispettivamente ad erogare.
Gli accordi / convenzioni fin qui stipulati hanno riguardato:
Altre forme di collaborazione di tipo informale hanno riguardato.
Al momento è presto per valutare la reale portata di tali accordi, ma senz’altro il fatto che importanti enti pubblici e privati abbiano preso in considerazione le proposte di una associazione di cittadini svantaggiati vuol dire che ritengono tali collaborazioni potenzialmente efficaci e vantaggiose.
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