Accedi online a tutti i materiali didattici dei corsi di formazione, ai videocorsi e/o partecipa ai corsi online.
Sviluppare una professionalità a valore aggiunto – che posizioni la persona al di sopra della media – significa oggi centrare l’obiettivo di scelte formative che rappresentino un ragionevole equilibrio tra le attitudini/ambizioni personali e quello che realisticamente richiede il mercato, sin dalla scuola dell’obbligo.
Come sostengono Alessandro Amadori e Nicola Piepoli, “I titoli di studio costituiscono un buon trampolino di lancio per entrare nel mondo del lavoro, ma vanno arricchiti di ulteriori esperienze formative per distinguersi dagli altri competitor” .
Nel momento in cui siamo chiamati a scegliere quale indirizzo dare al nostro destino professionale, bisogna accuratamente evitare gli estremi dell’idealismo – essere attratti solo dal “fascino” di alcune materie – o di una eccessiva razionalizzazione – spesso fondata su luoghi comuni – del tipo: “Mi iscrivo ad Economia e Commercio, anche se non mi piace, ma almeno così troverò subito un lavoro”.
L’obiettivo per tutti è quello di “vestire le emozioni di un progetto” altrimenti si rischia di cadere preda dell’impulsività o di un pregiudizio e subire la conseguente frustrazione dell’aver imboccato una strada sbagliata o quanto meno deludente.
In sintesi, è necessario avere la lungimiranza di collegare l’investimento nello studio e/o nella formazione alle prospettive concrete di lavoro che si possono dischiudere successivamente, tenendo sempre ben presenti i rapidi mutamenti di scenario e le evoluzioni improvvise a cui oggi sono soggette tutte le attività lavorative.
Scegliere una facoltà universitaria, un master od un corso di specializzazione post laurea è dunque il preciso risultato di un processo decisionale che, per essere efficace, deve seguire i seguenti passaggi:
Altri fattori che aiutano a massimizzare l’investimento nello studio e nell’autoformazione sono:
Cosa verificare nelle strutture formative – Università, Enti di formazione, Scuole – prima della scelta:
Inoltre, bisogna valutare sempre il rapporto complessivo costi/benefici di una scelta formativa che comporti anche aspetti pratici come il trasferimento in un’altra città.
Oggi, essendo decaduto il concetto di “università di prestigio”, conviene rimanere a studiare nella propria città di residenza o luogo limitrofo, evitando inutili spese di affitti, viaggi e sostentamento, per investire successivamente i soldi risparmiati in una qualificata specializzazione o esperienza di lavoro in Italia o all’Estero.
Alessandro Amadori, Nicola Piepoli, “Cambiare lavoro. Essere vincenti nell’era della flessibilità”, Il Sole 24 ORE, Milano, 2001
anni di esperienza
formatori e consulenti aziendali senior
corsi in aula / online e team building a catalogo
aziende Clienti
partecipanti