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Il benchmarking è uno strumento per lo sviluppo organizzativo che in Italia è stato sottostimato e sottoutilizzato, almeno fino a questo momento.
Le opportunità offerte dai confronti strutturati con modelli organizzativi e gestionali eccellenti possono essere colte a tutti i livelli, dall’Ente locale fino al Governo del Sistema Paese.
Solitamente, durante le attività formative o in altri meeting, i partecipanti si confrontano con colleghi provenienti da realtà più evolute, hanno la possibilità di ascoltare casi di successo ed acquisire interessanti soluzioni.
Tuttavia, tali occasioni non sono formalmente e specificatamente progettate per fare benchmarking e soltanto alcuni partecipanti, spontaneamente, si impegnano ad estrapolare i fattori di eccellenza di un Ente e a sistematizzarli nel loro modello organizzativo, migliorandolo visibilmente.
Oltre alle attività di confronto che possono essere svolte in incontri pensati ad hoc, in alcuni casi, addirittura, l’optimum sarebbe che i manager pubblici trascorressero un periodo di tempo, anche breve, in una Pubblica Amministrazione eccellente in Italia o all’ Estero per avere la possibilità di “respirare l’aria” di queste realtà, vivere dall’interno la funzionalità del modello per capirne la cultura organizzativa, verificare le modalità di lavoro ed il loro impatto sui servizi, conoscere i meccanismi operativi ed individuare i veri fattori di successo nonché scoprirne gli eventuali limiti.
Con l’augurio che tali attività formative entrino presto a far parte integrante della valigia professionale del Management delle Pubbliche Amministrazioni, prendiamo in esame un caso di studio che riguarda il Sistema di Governo della Formazione di un Comune del Nord Italia.
L’obiettivo di questo approfondimento è fare benchmarking, estrapolando punti chiave e/o linee guida da poter riadattare nell’Ente di appartenenza, tenuto debito conto di vincoli, di specificità organizzative e dei peculiari obiettivi di sviluppo di ogni contesto.
Il modello è stato presentato al Forum della Pubblica Amministrazione, svolto presso la Fiera di Roma nel maggio 2005 e distribuito attraverso un opuscolo informativo di cui riportiamo alcuni concetti essenziali.
Definizione, missione e obiettivi strategici
La formazione si qualifica come fattore strategico di successo e “valore aggiunto” per:
Per sistema di governance della formazione si intende:
L’insieme di modelli, metodologie, strutture e strumenti per la gestione del processo formativo dell’Ente lungo tutte le fasi del ciclo: pianificazione, acquisto/organizzazione, erogazione, monitoraggio, assestamento e valutazione.
L’approccio proposto prende in considerazione le seguenti variabili:
Gli obiettivi del sistema di governance:
Con l’introduzione di tale sistema, l’Amministrazione si propone di conseguire i seguenti obiettivi:
Il modello organizzativo prescelto
Il modello organizzativo prevede una struttura di regia e coordinamento centrale che presidi la gestione e la corretta applicazione delle regole del sistema e strutture a rete che gestiscano il processo formativo, ognuna per la propria competenza
Ogni Direzione Centrale – DC – avrà un budget dedicato alla formazione e sarà responsabile della formazione specialistica per il proprio personale e della formazione trasversale a più Direzioni Centrali su tematiche di propria competenza.
Si intende in questo modo favorire il maggior coinvolgimento di tutte le Direzioni alla definizione di strategie per lo sviluppo delle risorse umane e alla diretta gestione della formazione; si intende inoltre dare pieno riconoscimento ai responsabili dei servizi della competenza di lettura dei bisogni formativi e di progettazione sui temi legati alla specificità dei servizi stessi.
1. Le componenti organizzative
Il ciclo di gestione della formazione
La gestione della formazione si articola in sei fasi di lavoro.
La definizione della tempistica delle diverse fasi del ciclo è fatta in riferimento alla predisposizione e alla gestione del Piano della formazione avente come orizzonte temporale il periodo gennaio-dicembre.
Fase 1 – Pianificazione
E’ l’attività finalizzata a definire i contenuti del Piano della formazione riferito all’arco temporale preso in considerazione. Si articola in:
Il piano viene approvato in bozza, coerentemente con la proposta di Bilancio e viene formalizzato entro 10 gg. dall’approvazione del Bilancio.
L’approvazione in bozza consente di riallocare gli stanziamenti previsti a bilancio per la gestione iniziale del piano.
Fase 2 – Acquisto/Organizzazione
E’ l’attività finalizzata a realizzare l’intervento formativo:
Fase 3 – Erogazione
E’ tutta l’attività necessaria all’erogazione della formazione acquistata e prodotta:
Fase 4 – Monitoraggio
E’ tutta l’attività tesa a valutare e a verificare:
La rilevazione dei dati è finalizzata alla verifica in itinere rispetto a:
Il monitoraggio verifica gli standard di qualità richiesti rispetto:
Fase 5 – Assestamento
Una volta all’anno, in occasione della manovra di assestamento di bilancio, viene aggiornato il piano e viene elaborato un pre-consuntivo con le previsioni di completamento – linee in ritardo di attuazione, linee previste nelle attività successive ma che si possono anticipare…
Fase 6 – Valutazione
E’ l’analisi critica degli scostamenti tra obiettivi e risultati ottenuti.
Rispetto alla valutazione del piano la valutazione riguarda:
1.2 I soggetti e le attività nella gestione della formazione
Direzione Generale (DG)
La sua funzione nella gestione della formazione si articola nelle seguenti attività:
Direzione Centrale (DC)
La sua funzione nell’intero ciclo di gestione della formazione si articola nelle seguenti attività:
Direzione di Settore (DS)
Collabora con la propria DC svolgendo le seguenti attività:
Struttura Centrale di Coordinamento
E’ la struttura collocata all’interno del Settore Organizzazione che presidia gli aspetti di coordinamento e di supporto metodologico legati alla governance della formazione.
In particolare, svolgerà le seguenti attività:
Agenzie e uffici di gestione della formazione
Ciascuna Direzione Centrale e Unità Organizzativa alle dirette dipendenze del Direttore Generale o del Sindaco avrà, in alternativa, organizzate in maniera autonoma e secondo le proprie esigenze:
In sintesi, verranno svolte le seguenti attività:
Referente centrale per la formazione
E’ la figura di collegamento
La sua attività segue l’intero processo di gestione della formazione e si caratterizza come:
anni di esperienza
formatori e consulenti aziendali senior
corsi in aula / online e team building a catalogo
aziende Clienti
partecipanti