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Articolo tratto dal libro:
"Formazione formatori: emergere con i risultati dalla giungla della formazione aziendale" di Gianluca Gambirasio, FrancoAngeli 2010 |
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«Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo». Lao Tzu
La chiusura del corso è un momento delicato che incide sulla valutazione a caldo dell’iniziativa formativa. Si tratta infatti dell’ultimo ricordo che i partecipanti porteranno con sé. Come il finale in un film o in un concerto, anche in un corso di formazione la chiusura deve suggellare quanto di buono fatto fino a quel momento.
Per chiudere con efficacia un corso di formazione occorre:
Stimoliamo ed ascoltiamo con molta attenzione i feed back (positivi e negativi) di tutti i nostri interlocutori che hanno modo di vederci all’opera: il committente, i partecipanti (in ogni occasione, anche mentre beviamo un caffè insieme), i colleghi:
Grazie
Ogni partecipante ringrazia un suo collega dandone le motivazioni.
Il riconoscimento positivo
Ogni partecipante esprime, motivandolo, un apprezzamento rivolto ad uno dei suoi colleghi.
Il contratto
Ogni partecipante fa un contratto con un collega nel quale si impegna nel mettere in atto entro una scadenza una determinata azione. Il collega sarà il responsabile della verifica dell’esecuzione del contratto.
La lettera
Ogni partecipante scrive in un foglio le tre azioni che vuole mettere in atto. Il foglio viene imbustato in una lettera su cui il partecipante appone il proprio recapito postale personale o lavorativo. Trascorso un mese il trainer spedirà tutte le lettere.
Una parola
I partecipanti devono sintetizzare con una sola parola come hanno trovato l’esperienza appena vissuta.
Riepilogo dei contenuti
Viene utilizzato uno degli esercizi per il riepilogo dei contenuti presentati in precedenza.
Un esempio di attestato di partecipazione, stampato su carta pergamena originale, che Olympos Group consegna ai partecipanti ai corsi:
Ogni attestato di frequenza va firmato in originale evitando l’utilizzo di firme prestampate.
Cosa voglio continuare a fare:
Obiettivo |
Indicatori di successo |
1 |
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2 |
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3 |
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Cosa voglio evitare (errori):
Obiettivo |
Indicatori di successo |
1 |
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2 |
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3 |
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Cosa voglio incominciare a fare:
Obiettivo |
Indicatori di successo |
1 |
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2 |
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3 |
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In alternativa si può ricorrere al classico acronimo S.M.A.R.T.. In inglese smart significa furbo, astuto, intelligente.
L’obiettivo deve essere chiaro, conciso e circoscritto.
L’obiettivo deve essere quantificabile, per rendere possibile la verifica del raggiungimento dello stesso.
Più un obiettivo è per noi attraente, più saremo motivati a mettere in campo il 110% del nostro impegno.
L’obiettivo deve essere sfidante, ma nello stesso tempo realizzabile. Un obiettivo che reputiamo impossibile da raggiungere frena sicuramente il nostro impegno.
L’obiettivo deve chiaramente indicare il tempo entro il quale deve essere conseguito evidenziando, se necessario, anche le fasi intermedie.
Ad esempio, acquisire nuovi Clienti è un obiettivo poco Smart…(generico, non misurabile e nemmeno tempificato) Acquisire ogni mese almeno due nuovi Clienti finali in Liguria per i primi sei mesi del prossimo anno che effettuino un ordine di almeno Euro 1000 e definire il relativo piano d’azione è molto più Smart.
Esprimere in questo modo l’obiettivo ci consente di prendere un impegno più forte con noi stessi e con la sfida, potendo tra l’altro misurare lo stato avanzamento dei lavori e prendere gli opportuni provvedimenti.
Ogni obiettivo dovrà essere definito in modo Specifico, Misurabile, Attraente, Raggiungibile e Tempificato.
In questo esercizio non si preoccupi di inventare dati e tempistiche, quello che conta è l’allenamento nello stabilire con precisione tutte le componenti di un obiettivo.
Obiettivo generico: |
Obiettivo Smart: |
Imparare meglio l’inglese… |
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Prestare maggiore attenzione alla progettazione di un corso…. |
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Utilizzare metodologie d’aula centrate sull’azione… |
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Un’attenta definizione degli obiettivi personali ci consente di:
Dobbiamo periodicamente dedicare del tempo a rispondere ad alcune istanze:
Per dare un seguito alla formazione è consigliabile prevedere un incontro di follow up a distanza di circa un mese dal termine del corso di formazione. La formazione non si deve fermare al solo momento d’aula, ma deve essere il punto di partenza di un processo di sviluppo delle competenze.
Ogni partecipante deve essere messo in grado di darsi degli obiettivi concreti da mettere in atto al suo ritorno sul campo. Questi obiettivi devono essere individuati in maniera precisa e portare all’attuazione di un vero e proprio piano personale di miglioramento.
É fondamentale che l'esperienza d'aula sia trasferita nel proprio ambito lavorativo concretizzandosi in azioni.
Il lavoro nell’incontro di follow up sarà finalizzato a:
anni di esperienza
formatori e consulenti aziendali senior
corsi in aula / online e team building a catalogo
aziende Clienti
partecipanti